LA BRESAOLA: UN “CULT”
DALLE ANTICHE ORIGINI
LA BRESAOLA: UN “CULT”
DALLE ANTICHE ORIGINI
Giovanni Ballarini, professore emerito a Parma, racconta che nello stomaco di Oetzi, l’uomo di Similaun, sono state trovate parti non ancora digerite di un animale che lui certamente chiamava bre (nome di ruminanti selvatici nell’antichissima lingua dei popoli europei). Oetzi aveva mangiato carne fresca di bre oppure carne salata e quindi bre+sal? Non lo sapremo mai. Ma la bresaola è un dono per tutti, una prelibatezza che noi di Rognoni oggi scegliamo come primo salume in assoluto su cui mettere il nostro nome.
BRESAOLA ROGNONI
Consigliata agli sportivi grazie allo scarso contenuto di grassi, all’elevato contenuto proteico e all’alta digeribilità. Negli anni della dittatura del fitness, la bresaola è un assoluto cult. Ottenuta da salagione e stagionatura di pregiati gruppi muscolari della coscia di manzo, si consuma cruda e la fetta deve essere sottile. Solo così morbidezza, fragranza e una struttura piacevolmente vellutata svelano al palato tutte le loro potenzialità.
BRESAOLA DELLA VALTELLINA I.G.P. ROGNONI
Il taglio più pregiato, la fesa privata del muscolo adduttore. Prodotto I.G.P. esclusivo della Valtellina, terra dai gusti generosi. Secondo uno studio, per bruciare le calorie di 100 grammi di bresaola non c’è da dannarsi l’anima: bastano 15 minuti di nuoto o di ping-pong, una corsa di 8 minuti, oppure una camminata veloce di 24 minuti. In alternativa, 52 minuti di pulizie domestiche o 2 ore e 12 minuti di TV. Dalla parte del divano, ovviamente.